Come ho scritto nel mio primo
libro “Candidato al Consiglio
d’Istituto”, il film “Pane, amore e
fantasia” è uno tra i miei preferiti, in quanto è la fotografia di
un’Italia che non c’è più. Il film ha dato vita ad altri due esemplari, “Pane, amore e gelosia” e “Pane, amore e…”. Ebbene,
in “Pane, amore e…”, al
quarantottesimo secondo del sesto minuto, assistiamo ad un curioso dialogo tra
il protagonista indiscusso della serie, il Maresciallo Carotenuto cavalier
Antonio e la fida governante Caramella. Il cavaliere ha lasciato l’Arma dei
Carabinieri, in quanto è stato nominato Comandante delle Guardie Municipali a
Sorrento: questo è almeno quanto sostiene la fida Caramella. Il Maresciallo
rifiuta di essere considerato Comandante delle Guardie Municipali, dal momento
che ha avuto la nomina a Comandante delle Guardie
Metropolitane. Questa magica parola “Metropolitane” fa bisticciare il
Maresciallo e Caramella, tanto che viene detto “Se fossi stato chiamato ad essere Comandante delle Guardie Municipali
avrei rifiutato, ma Metropolitane no”. In definitiva, se il termine Metropolitano viene identificato dal
Maresciallo in una sorta di passaporto per lo sviluppo, si può dire che questa
tesi si è radicata anche nell’attuale Politica, dove in questi giorni è in discussione un disegno di legge
d’iniziativa governativa per la riforma degli enti locali. Quel film è stato
profetico.
A risentirci
Massimo Cortese