In occasione delle festività ormai prossime, venerdì 17 dicembre 2010 farò un piccolo regalo di Natale agli alunni della scuola media Merloni di Genga. Tutti i quaranta studenti riceveranno il mio secondo libro “Non dobbiamo perderci d’animo”, la raccolta di racconti dedicata al 150° Anniversario dell’Unità Nazionale. Sono molto contento per questa opportunità, che mi consente di incontrarmi con persone che stanno frequentando un percorso educativo e di formazione. Quei giovani sono i cittadini di domani, ed è fondamentale la lettura per i nostri giovani, soprattutto in questa fase delicata della loro vita. Oggi si legge troppo poco, e le giovani generazioni si trovano una grande quantità di stimoli, che li portano a pensare che tutto ciò che ha a che fare con il mondo dei libri è inutile. Invece è vero il contrario: la lettura, conseguenza della scrittura, serve a formare l’individuo, a farlo pensare, ragionare, lo rende partecipe e protagonista della propria esistenza. Inoltre, “ Non dobbiamo perderci d’animo” è un viaggio nella memoria, perché anche i più giovani devono essere consapevoli del passato di coloro che li hanno preceduti. Per carità, non voglio arrogarmi meriti particolari, ma intendo offrire un piccolo contributo a questi ragazzi, che non debbono mai sentirsi soli.
Ecco: iniziamo a non lasciarli soli.
Diamo loro delle regole, altrimenti rischiamo di lasciarli al loro destino.
I giovani hanno bisogno di educatori autorevoli, a cominciare dai genitori o da coloro che si prendono cura di loro.
A risentirci
Massimo Cortese
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