Cari
Genitori, mi chiamo Massimo Cortese e sono un candidato al Consiglio d’Istituto,
per la componente genitoriale. Domenica e lunedì prossimi, nelle scuole
italiane, si terranno le elezioni del Consiglio d’Istituto: si tratta di un
momento sicuramente importante, sebbene non sia ritenuto tale. Sono le uniche
elezioni educative che abbiamo in Italia, anche se la partecipazione che ha
dato vita ai Decreti Delegati del 31 maggio 1974, che appunto hanno portato
alla nascita degli organi collegiali nella scuola, ormai non ci appartiene. In
questi quaranta anni è cambiata la famiglia: questa sera, nell’intento di
riordinare le mie audiocassette, sentivo un vecchio intervento dell’allora
Ministro Fioroni della Pubblica Istruzione, che diceva che i suoi genitori
davano sempre ragione ai suoi professori, anche quando egli aveva ragione da
vendere: la stessa cosa è accaduta a me ed altri milioni di persone della mia
generazione. E’ cambiata la società, il Parlamento è ormai prossimo ad emanare
una riforma degli organi collegiali della scuola, ma anche i ragazzi sono
cambiati. Non voglio fare il bacchettone, ma se sono soli il volto di questi
ragazzi è rivolto al loro telefonino, le orecchie stanno in compagnia
dell’auricolare con cui ascoltano la musica, e questo fatto isola non poco:
quando dialogano tra loro, io ascolto sempre una quantità imprecisata di
parolacce e di bestemmie. Ma non è possibile conversare in altro modo? L’uso della
parolaccia emancipa? Se ne era accorto anche il regista Nanni Moretti, che nel
film Ecce Bombo, fa dire al protagonista del film, dopo che sua sorella dice
una parolaccia: “Ma brava, adesso dici anche le parolacce, così ti senti più
grande”. Insomma, volevo dire ai
genitori che è importante andare a votare per il Consiglio d’Istituto, ed ho
finito per parlare anche di altre cose, come del comportamento dei nostri
ragazzi: la verità è che se non mettiamo insieme studenti, genitori,
professori, politici, personale ATA, avremo una scuola che non sarà mai al
passo con i tempi. Perdonatemi, ma è così. Concludendo, domenica andiamo a
votare, magari facciamo qualche sacrificio, e voi ragazzi ditelo ai vostri
genitori di andare a votare per il Consiglio d’Istituto. Dimostriamo di
esserci.
A risentirci
Massimo Cortese
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