domenica 14 settembre 2014

PERCHÉ L’ULTIMO NATALE DELLE PROVINCE ?



Questa mattina stavo accingendomi a prendere l’autobus, quand’ecco che un tale,  dall’altra parte della strada, mi rivolge la seguente domanda gridata: “Perché l’ultimo Natale delle province? “. Ad ogni domanda, almeno così mi hanno insegnato, ci vuole una risposta. Immediatamente, mi sono fermato, ho interrotto la camminata da podista, rimanendo soddisfatto dal fatto che il tale sapeva che io ho scritto il libro. “Come l’avrà saputo ?”Che io sappia, il tale non ha il telefonino e non ha neppure dimestichezza con il computer, con Internet intendo dire, ma in qualche modo l’ha saputo. Rischiavo di perdere l’autobus, allora gli ho detto dopo alcune titubanze “Te lo dico la prossima volta, adesso ho fretta”.
Gli attimi passati sono stati determinanti, nel senso che alla fine ho perduto l’autobus. In fondo, a pensarci bene, non sono assolutamente dispiaciuto per quella perdita. Non che la domanda del tale abbia significato chissà quale popolarità, sia ben chiaro, ma quel quesito fatto a bruciapelo mi ha fatto pensare che forse ci sono persone incuriosite da quel titolo bizzarro. Rispondo allora che è sufficiente leggere il libro per comprendere la ragione del titolo, e se ve la svelassi toglierei il gusto di sfogliare le pagine. Poi, strada facendo, può darsi che sussistano  varie motivazioni, e quindi non solo una, a giustificare il titolo.
A risentirci
Massimo Cortese

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