lunedì 28 novembre 2011
SERATA MUSICALE
La professoressa che insegna musica nella scuola media frequentata da mia figlia, ha dato la sua disponibilità per accompagnare gli alunni ad un concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, nell’ambito di una serie di concerti organizzati dall’Associazione anconetana “Amici della Musica”. L’idea di avvicinare i nostri figli alla musica classica mi sembra brillante e, con mia moglie, accompagno mia figlia e una sua compagna di scuola alle Muse. Del resto, questa sera avrò l’occasione per visitare per la prima volta il teatro cittadino: mia madre mi ha sempre detto che è molto bello, anche se lei vi ha visto rappresentata un’opera lirica prima dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ma torniamo alla serata di giovedì 17 novembre: arrivo qualche minuto prima dell’inizio del concerto, e noto che sono diversi i genitori che hanno accompagnato i loro figli, oltre all’insegnante di musica, attorniata da non pochi alunni. Che bello - penso tra me e me - trovare una professoressa che si presta ad accompagnare gli alunni: per un attimo ripenso alla scuola media, da me frequentata quasi quarant’anni fa, quando l’allora insegnante ci fece ascoltare da un vecchio giradischi alcuni pezzi di musica classica. Ricordo ancora i due brani: uno era la Moldava di Smetana, l’altro erano i Preludi di un certo Liszt: il giorno dell’ascolto era un sabato mattina e, per ironia della sorte, al pomeriggio riascoltai dalla vecchia radio a manopole di casa, classe 1951, proprio la Moldava che il professore ci aveva fatto ascoltare qualche ora prima. All’epoca pensai ad una curiosa coincidenza, e tutto finì lì. Il concerto di oggi è eccellente, con il direttore d’orchestra che sembra librarsi in altro, con i vari musicisti che s’inchinano di fronte al pubblico, nel momento dell’applauso: gli spettatori apprezzano, ed anche i ragazzi ascoltano in silenzio. La serata è ormai prossima alla conclusione, quand’ecco che l’orchestra suona un qualcosa che mi sembra di aver ascoltato in quel famoso sabato mattina di quarant’anni fa: non è uno scherzo, si tratta dei Preludi di Franz Liszt. D’un tratto mi ritrovo in prima media, scuola media Podesti e, sia pure per qualche attimo, rivedo il film di quell’esperienza, anche con persone che non ci sono più. Rivedo mio padre accompagnarmi a scuola, e l’occasione mi porta ad avere qualche lacrima, ripensando al genitore che è scomparso da tanti anni. Chissà che cosa staranno facendo i miei compagni della I G dell’anno scolastico 1972-73: come è curiosa la vita, oggi con un concerto musicale sono tornato indietro di quarant’anni. E chi lo avrebbe detto? Al mattino successivo, mentre accompagno mia figlia a scuola, incontro la professoressa di musica. Al suo Buongiorno rispondo dicendo, ancora emozionato, con “ Che bel concerto ho ascoltato ieri sera: grazie”.
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