Sabato 26 ottobre 2013 andrà in scena
l’iniziativa “Italy in a day”, che darà vita ad un film vero e proprio, grazie
ai contributi filmati di coloro che vorranno immortalare e mettere a disposizione
singoli momenti di quella giornata.
Qualcosa del genere è già accaduto in Gran
Bretagna ed in Giappone e, a dire il vero, qualche anno fa la rubrica del
Corriere della Sera Italians diede vita a “Una Giornata nel mondo”, una sorta
di staffetta letteraria dove ciascuno poteva immortalare un’ora della propria
giornata in non più di duemila caratteri.
A pagina 135 qualcuno potrà leggere
il mio scritto “La segnalazione”, che ha poi dato vita al mio terzo libro
“Un’opera dalle molte pretese”.
Tornando a “Italy in a day”, debbo dire che mi
sembra un’ottima idea, in quanto è sempre importante l’iniziativa che consenta
di fare un’operazione collettiva sulla nostra vicenda umana contemporanea: in
breve, è un’operazione sulla memoria, secondo il mio modo di vedere.
Certo,
coloro che non sanno filmare saranno tagliati fuori, come il sottoscritto:
vorrà dire, al massimo, che potremmo tutti essere filmati.
Ho solamente un paio
di osservazioni da fare: la giornata da filmare è sabato, non è un giorno
lavorativo per molte persone, e quindi non si potranno riprendere gli Italiani
nei propri posti di lavoro. Inoltre la scelta della giornata di sabato, qualche
problema lo presenta in quanto è un giorno festivo per le Comunità
Israelitiche.
Probabilmente gli Organizzatori hanno già preso in considerazione
queste osservazioni, e la mia è la solita preoccupazione irrilevante.
Quindi,
non posso che guardare con grande interesse a questa esperienza collettiva,
destinata a coinvolgere molte persone: in tempi, come gli attuali, dove
l’individualismo impera, questa staffetta tra Italiani mi piace.
A risentirci
Massimo Cortese