Il 16 ottobre 1943 il primo bombardamento colpì
Ancona.
Seguì il bombardamento terrificante del successivo 1° novembre, che
causò un gran numero di vittime. In quell’occasione perirono oltre seicento
vittime nel rifugio dove erano ospitate, fra le altre, anche le studentesse
dell’istituto “Birarelli”:
credo addirittura che questo episodio costituisca
addirittura un fenomeno unico al mondo, nel senso che si dovrebbe trattare del
più alto numero di persone morte in un rifugio in un conflitto moderno.
Ricordo
ancora, avrò avuto sette od otto anni, dell’emozione provata al Cimitero delle
Tavernelle quando vidi una tomba nella quale hanno trovato sepoltura quattro
fratellini periti sotto un bombardamento.
Vorrei qui ricordare anche i
trentadue pazienti del Manicomio Provinciale, vittime del bombardamento dell’8
dicembre 1943: una lapide ne ricorda la scomparsa.
Sono ormai trascorsi molti anni da quegli eventi, ma
io credo che la memoria di quelle sofferenze meriti la dovuta attenzione.
Non
dobbiamo dimenticare quanto è accaduto.
A risentirci
Massimo Cortese
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