Nell’attuale Società, caratterizzata dalla fretta, per
ogni bimbo che si reca a scuola una delle prime esigenze è quella di consentire
che il trasporto avvenga in tutta sicurezza, senza andare incontro ad incidenti
e ai pericoli di varia natura. Per questa ragione, uno dei mezzi di trasporto
di nuova generazione che si va affermando alla grande, è il PEDIBUS, che è il
frutto di un’idea semplice e convincente: in breve, si tratta, più che di un
ricorso ad una forma di energia pulita, ad un modello educativo che sta
conquistando grandi e piccini, perché si basa sull’estensione del concetto di
solidarietà. Letteralmente, il PEDIBUS è un vero e proprio Scuolabus, con la
piccola differenza che questa volta il motore è mosso non da una macchina, ma
dal desiderio di mettere al centro della vicenda l’azione dei Genitori o dei Nonni. Allora, prima di dire che cos’è
questa nuova forma di trasporto, cominciamo con l’indicazione di quel che serve
a creare il PEDIBUS: bastano due genitori, due nonni, all’occorrenza due
persone adulte, che debbono trovarsi all’inizio ed al termine di una cordata
costituita dai ragazzi che si recano a scuola: in questo modo, il serpentone
umano che si materializza è già un successo, non vi alcun dubbio sul fatto che i ragazzi raggiungeranno le rispettive
classi utilizzando un tragitto certificato dai vigili urbani. L’idea che sta
dietro all’iniziativa è semplice: un paio di genitori portano a scuola i propri
figli e i loro coetanei, offrendo il loro impegno alle altre famiglie coinvolte
nel progetto. Sembrerebbe un’iniziativa quasi insignificante, invece porta con
sé altri elementi vincenti: le famiglie
possono stare tranquille, nei ragazzini la novità rafforza l’autostima anche
nei più timidi, mentre la solidarietà e l’attenzione per l’altro approdano
finalmente in una società dove la solitudine e l’abbandono sembravano essere
indistruttibili. La cordata umana del PEDIBUS, oltre a costituire una vera e
propria staffetta di persone che desiderano mettersi insieme per raggiungere la
scuola, offre l’immagine di una Società più forte, svincolata dal cronico
reperimento delle risorse economiche, perché la prima risorsa è il bene dei
propri figli. Il raggiungimento di una metà è sempre qualcosa di grande, e ne
beneficia anche il rispetto della legalità e delle regole che per i piccoli
camminatori comincia fin da piccoli. A proposito di legalità, ma piace
ricordare un episodio che la dice lunga sul fatto che, come diceva il titolo di
un vecchio film, “i bambini ci guardano”. Durante un viaggio, i piccoli hanno
constatato che alcune automobili occupavano il marciapiede: allora, senza
pensarci troppo, un bambino ha
strappato un foglietto dal suo diario e ha redatto un verbale di
accertamento della violazione al Codice della strada nei confronti degli
automobilisti indisciplinati . In questo caso, si è trattato di una Multa
morale che, sebbene priva di qualsiasi valenza giuridica, ha avuto un immenso
valore, perché quel bambino, di fronte ad una forma di illegalità, rappresentata
dal parcheggio abusivo, senza mezzi
termini si è schierato dalla parte della Legge.
Voi direte: ma è un bambino; ebbene, se fin dalla più
tenera età si è educati al rispetto delle regole, l’Italia di domani nasce già
sotto una buona stella.
La mia sarà un’illusione, ma è bello crederci.
Massimo
Cortese
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