Ieri, alle ore 16.30, ho avuto l’opportunità
di partecipare ad una sessione di laurea di un Corso Giuridico della Facoltà di
Giurisprudenza.
Ad un certo punto un candidato, nel discutere la sua tesi sulla
figura del Consulente Automobilistico, ha menzionato le Amministrazioni
Provinciali: allora ho chiamato mia figlia, e le ho sussurrato: “Guarda,
ascolta bene, si parla delle Amministrazioni Provinciali “ e ho aggiunto “si
parla di me”.
“Vedi, le Province sono importanti, nonostante tutto”: ma la mia
gioia è durata poco, molto poco, perché il tale, dopo aver aggiunto la virgola
alle Amministrazioni Provinciali, si è sfogato dicendo, spietatamente, “che in questo momento sono evanescenti”.
In
quel momento avrei desiderato alzarmi in piedi, e intervenire protestando, ma
ho subito compreso che non era il caso di interrompere una pubblica
manifestazione, quale è quella dell’esame di Laurea, e allora ho deciso che
avrei rivolto la domanda di una tale situazione al candidato, non appena fosse
stato possibile.
Ho atteso pazientemente il mio turno, e ho allora chiesto al
candidato la ragione delle Province evanescenti.
Lui mi ha risposto,
soffermandosi sul difficile momento storico, senza risorse e allo sbando , nel
quale le Province sono sprofondate.
Debbo però dire che la battuta del
candidato corrisponde alla cruda verità: le Amministrazioni provinciali sono
evanescenti, almeno in questa fase, caratterizzata da confusione ed incertezza.
Un noto dizionario della lingua italiana dice che con il termine evanescente
s’intende il soggetto sempre meno individuabile, che si dilegua a
poco a poco in modo tenue ed impercettibile o addirittura inconsistente.
La
situazione diventa particolarmente penosa se si esamina il significato di
evanescenza, che corrisponde alla progressiva
attenuazione, alla tendenza a divenire indistinto e inafferrabile, alla
graduale perdita di consistenza visiva e sonora di qualcosa.
Ed è
esattamente quanto sta accadendo, nella realtà, perché a poco a poco la
Provincia che abbiamo conosciuto sta cadendo a pezzi, è prossima alla scomparsa
e, come è stato anticipato da una nota trasmissione televisiva, qualcuno ha
pensato bene di asciugarla, facendole
mancare la linfa vitale.
La Provincia sta scomparendo, e forse noi non ce ne
rendiamo conto abbastanza, proprio a seguito della sorpresa.
Ma c’è una cosa
che possiamo fare: a costo di qualche sacrificio, dobbiamo mobilitarci e
partecipare alla manifestazione nazionale di sabato 11 aprile a Roma a piazza
Santi Apostoli.
Ma di questo parlerò la prossima volta.
Massimo
Cortese- Dipendente Provincia di Ancona
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