domenica 19 aprile 2015

L’EVANESCENZA DELLE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI

Ieri, alle ore 16.30, ho avuto l’opportunità di partecipare ad una sessione di laurea di un Corso Giuridico della Facoltà di Giurisprudenza. 
Ad un certo punto un candidato, nel discutere la sua tesi sulla figura del Consulente Automobilistico, ha menzionato le Amministrazioni Provinciali: allora ho chiamato mia figlia, e le ho sussurrato: “Guarda, ascolta bene, si parla delle Amministrazioni Provinciali “ e ho aggiunto “si parla di me”. 
“Vedi, le Province sono importanti, nonostante tutto”: ma la mia gioia è durata poco, molto poco, perché il tale, dopo aver aggiunto la virgola alle Amministrazioni Provinciali, si è sfogato dicendo, spietatamente, “che in questo momento sono evanescenti”. 
In quel momento avrei desiderato alzarmi in piedi, e intervenire protestando, ma ho subito compreso che non era il caso di interrompere una pubblica manifestazione, quale è quella dell’esame di Laurea, e allora ho deciso che avrei rivolto la domanda di una tale situazione al candidato, non appena fosse stato possibile. 
Ho atteso pazientemente il mio turno, e ho allora chiesto al candidato la ragione delle Province evanescenti. 
Lui mi ha risposto, soffermandosi sul difficile momento storico, senza risorse e allo sbando , nel quale le Province sono sprofondate. 
Debbo però dire che la battuta del candidato corrisponde alla cruda verità: le Amministrazioni provinciali sono evanescenti, almeno in questa fase, caratterizzata da confusione ed incertezza. 
Un noto dizionario della lingua italiana dice che con il termine evanescente s’intende  il soggetto sempre meno individuabile, che si dilegua a poco a poco in modo tenue ed impercettibile o addirittura inconsistente. 
La situazione diventa particolarmente penosa se si esamina il significato di evanescenza, che corrisponde alla progressiva attenuazione, alla tendenza a divenire indistinto e inafferrabile, alla graduale perdita di consistenza visiva e sonora di qualcosa. 
Ed è esattamente quanto sta accadendo, nella realtà, perché a poco a poco la Provincia che abbiamo conosciuto sta cadendo a pezzi, è prossima alla scomparsa e, come è stato anticipato da una nota trasmissione televisiva, qualcuno ha pensato bene di  asciugarla, facendole mancare la linfa vitale. 
La Provincia sta scomparendo, e forse noi non ce ne rendiamo conto abbastanza, proprio a seguito della sorpresa. 
Ma c’è una cosa che possiamo fare: a costo di qualche sacrificio, dobbiamo mobilitarci e partecipare alla manifestazione nazionale di sabato 11 aprile a Roma a piazza Santi Apostoli. 
Ma di questo parlerò la prossima volta.

Massimo Cortese- Dipendente Provincia di Ancona

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