domenica 12 aprile 2015

UN MONDO DA SALVARE

Trovandoci in prossimità delle elezioni regionali del 31 maggio, è d’obbligo parlare di questa importante Istituzione, ma non nella direzione naturale.
Ebbene, recentemente, un ex presidente della mia regione, all'intervistatore che gli chiedeva che cosa desiderasse per i suoi nipoti,  diceva: “ Ormai sono nonno da dodici anni. 
Per i miei nipoti desidero un Paese con le opportunità e i diritti che io e le altre persone della mia generazione abbiamo incontrato”. 
Sono perfettamente d’accordo con lui, ma a me pare che le cose vadano in una direzione diversa. 
Penso allora a quella puntata di Tg 2 Dossier su una parte d’Italia scomparsa, o alla trasmissione “L’Italia del nostro scontento”, di cui parlo, anche se non ho qui con me il libro, nell’Ultimo Natale delle Province”, mentre mi viene in mente un personaggio dei fumetti degli Anni Settanta, tale Superciuk, che rubava ai poveri per dare ai ricchi. 
Vi prego, non facciamo nessuna allusione. 
E mi viene in mente quella canzone degli anni Settanta, in cui si diceva, “questa è casa mia, qui comando io”: io comprendo tutto, ma la Politica non può abbandonare i cittadini, spingerli alla miseria, perché da questa situazione scaturiranno solo illegalità e disvalori. La prova generale del Progetto, secondo me, è iniziata in modo quasi impercettibile, attaccando le Province, l’Ente più debole, in una grandissima operazione di bullismo politico. 
Oggi noi dipendenti ci troviamo messi male, ma dove sono andati quei politici, quei sociologi, quelle persone che hanno difeso il nostro Ente, perché qualcuno è ancora presente: verranno a Roma? O forse qualcuno penserà che, in fondo, si tratta di un manipolo di dipendenti provinciali, invece la Posta in gioco è molto alta.
Ma  c’è una  cosa che possiamo fare: a costo di qualche sacrificio, dobbiamo mobilitarci e partecipare alla manifestazione nazionale di sabato 11 aprile a Roma a piazza Santi Apostoli. 
Ma di questo parlerò la prossima volta.


Massimo Cortese- Dipendente Provincia di Ancona

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