Dopo aver
appreso delle dichiarazioni del Responsabile Sindacale Gentile, che peraltro mi
sta anche simpatico in quanto essendo il mio cognome Cortese vi è una strana
sintonia sul tema, trovandomi oggi in ferie, ho pensato di leggermi il
comunicato dell’Ufficio stampa della Corte dei Conti del 13 maggio 2015.
Avverto subito che le persone sensibili sono da me invitate a non leggerlo o a
leggerlo lentamente, senza commenti, e soprattutto in luoghi senza finestre. Il
comunicato mi fa pensare che il Gentile è stato fin troppo ottimista e garbato,
oserei dire ponderato.
Perché l’autorevole comunicato della Corte dei Conti è molto,
molto preoccupante. In sintesi, la Corte dice che le cose vanno male,
l’attuazione della legge n. 56 procede con molte difficoltà, le quattro leggi
regionali fin qui emanate presentano delle forti criticità, vi è un forte
deterioramento della finanza provinciale, e questo stato di cose peserà
sull’esercizio e soprattutto su quelli futuri.
Che cosa si può fare? Sì, è
indispensabile un riallineamento e un costante coordinamento tra le fasi
procedimentali di trasferimento delle funzioni e delle risorse, al fine di
garantire una corretta attuazione della riforma degli enti di area vasta ed il
rispetto dei criteri di sana gestione finanziaria, nonché la regolare gestione
amministrativo-contabile della gestione dei medesimi enti.
Mi dispiace di
lasciarvi in uno stato di agitazione, ma ora devo andare. Sono veramente
contento di non avere il tempo per commentare il comunicato, perché, per
ragioni di salute, ed avendo la pressione alta, potrei avere dei picchi.
Massimo
Cortese
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