Essendo un
cittadino italiano sono tenuto a credere che gli Esponenti del Governo che si
sono risentiti alla dichiarazione del Dirigente Sindacale Gentile possano anche
avere ragione.
Essendo altresì un Dipendente Provinciale, faccio la seguente
proposta: qualora gli stipendi non dovessero essere erogati, non perdiamo la
calma e prepariamo una mossa adeguata: ci organizziamo nel chiedere l’elemosina
in modo pubblico, per strada, anche perché verremo messi sulle strade.
Naturalmente deve trattarsi di una elemosina organizzata, e io credo che il
Sindacato dovrebbe supportarci, magari dando vita ad una ONLUS in tal senso,
che possa raccogliere fondi per i colleghi senza stipendio.
La mia è una
protesta contro una situazione eccezionale, e ad una emergenza si risponde con
un comportamento a dir poco originale, che almeno nel nostro Paese non si è mai
visto.
D’altra parte se non avremo più lo stipendio, il passo verso l’indigenza
è breve, ed allora tanto vale reagire con senso di responsabilità.
Qualche
collega dirà che per la vergogna non è disponibile a chiedere l’elemosina, ma
io credo che non saremo certo noi a doverci vergognare.
Non si dimentichi che
noi facciamo parte del Corpo Elettorale di questo Paese, dove – credo almeno –
che ancora la sovranità spetti al popolo, e quindi a ciascuno di noi.
Naturalmente
ci si deve organizzare bene.
Così non potremmo dire che ci stanno prendendo in
giro, perché, per una volta tanto in giro, sulle strade, sulle piazze, nei vari
palazzi e nei salotti bene, ci andremo noi, volontariamente, con il cappello in
mano: siete d’accordo?
Vi prego,
gradirei conoscere la vostra opinione.
Massimo
Cortese
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