venerdì 24 dicembre 2010
BABBO NATALE PER PASSIONE
Invito chi lo desidera ad andare a leggere “Babbo Natale per passione” e gli altri racconti presenti sul sito del Corriere della Sera: sono tutti belli. Il richiamo è alla nostra infanzia, ma viene affrontata anche la realtà odierna.
Con l’occasione, invio a tutti i miei più sinceri auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo.
A risentirci
Massimo Cortese
lunedì 13 dicembre 2010
REGALO DI NATALE ALLA SCUOLA MEDIA DI GENGA
Ecco: iniziamo a non lasciarli soli.
Diamo loro delle regole, altrimenti rischiamo di lasciarli al loro destino.
I giovani hanno bisogno di educatori autorevoli, a cominciare dai genitori o da coloro che si prendono cura di loro.
A risentirci
Massimo Cortese
lunedì 29 novembre 2010
L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA
L’episodio raccontato è accaduto in quell’anno, estremamente significativo per la nostra storia recente. Tuttavia, il racconto rappresenta il tentativo di recuperare la memoria del recente passato, che troppo spesso viene dimenticato o addirittura ignorato. Lo scorso 3 settembre, alla Lezione di Storia organizzata dalla Provincia di Ancona per ricordare La Battaglia di Filottrano, nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale, lo storico Gianni Oliva ha fatto una osservazione che mi ha colpito: la generazione nata, come lui, negli anni quaranta e cinquanta ha ascoltato i racconti da coloro che avevano vissuto e sofferto in quegli anni lontani. Oggi, invece, per ragioni generazionali, quei racconti non vengono più diffusi, in quanto i testimoni sono scomparsi e comunque sono molto anziani, cosicché i giovani sono indotti a pensare che i valori di benessere e pace, tanto per citarne alcuni, sono normali, dimenticando che sono il risultato del dopoguerra. E questo non è un bene, in quanto una generazione che ha questa convinzione, non cresce. Si tratta di un discorso delicato, da approfondire: spesso, ai dibattiti storici, i giovano non sono presenti, ed è un peccato. In un anno importante come l’attuale, che precede il 150° Anniversario della nascita dello Stato, è indispensabile che tutti si facciano carico della necessità della memoria della nostra storia.
A risentirci
Massimo Cortese
giovedì 4 novembre 2010
mercoledì 27 ottobre 2010
Book generation, la nuova trasmissione tv sui libri
A risentirci.
Massimo Cortese
domenica 10 ottobre 2010
IL GIORNALE LETTERARIO
Andiamo a leggere Il Giornale Letterario, che oltre ad essere stampato in 5.000 copie, si trova sulla rete.
A presto
Massimo Cortese
mercoledì 22 settembre 2010
DI NUOVO A SAN PAOLO DI JESI
Quindi, a tutti invio il mio arrivederci per il duplice appuntamento letterario di San Paolo di Jesi.
A risentirci
Massimo Cortese
lunedì 20 settembre 2010
Prossima presentazione di“Non dobbiamo perderci d’animo” ad Ancona
Arrivederci allora a venerdì 15 ottobre alla libreria San Paolo di corso Mazzini 13: è un pomeriggio da non perdere.
A risentirci
Massimo Cortese
lunedì 30 agosto 2010
Lettera a un amico a quattro zampe
Il nostro cane, il nostro cucciolo di sette anni se ne sta andando. E’ stato per la mia famiglia un compagno dolce e fedele, e per il mio bambino il più grande amico, ma non trovo altro modo per ricordarlo che scrivere queste poche parole. Roy è un pastore tedesco, dolce e affettuoso con tutti e protettivo con il mio bambino, che è il suo padroncino: ormai, nel suo stato, non può fare altro che guardarci e trasmetterci il suo affetto solo con i suoi teneri occhioni neri. Lo abbiamo preso sette anni fa e da subito, appena l’abbiamo portato a casa, è diventato il quarto componente della nostra famiglia. Per la verità, noi cercavamo un cane che incutesse un po’ di timore ad eventuali estranei male intenzionati, ma, ben presto, ci siamo accorti che a lui gli estranei piacevano molto, al punto da accoglierli con tante coccole. Da allora ci siamo rassegnati, e non c’era postino, giardiniere, amici, semplici conoscenti e pure qualche male intenzionato che non avesse la sua razione di coccole. Quando lo abbiamo preso, Nicola, nostro figlio, aveva solo due anni e ben presto il cane diventò più grande di lui. Cominciò ad amarlo il giorno che io lo persi di vista un attimo e Roy approfittò della situazione per saltargli sopra e leccarselo tutto ben bene: mi spaventai nel vedere l’enorme cagnone sopra mio figlio, ma lui lo stava solo coccolando, e da quel giorno fino ad oggi quei due sono stati amici inseparabili, dei veri Amici per la pelle. Quando, due mesi fa abbiamo avuto la terribile notizia della sua malattia incurabile, una tegola si è abbattuta sulla nostra famiglia: ormai gli restava pochissimo tempo da vivere. Abbiamo rinunciato alle ferie ed ora siamo qui, accanto a lui, per potergli rendere, almeno in parte, quell’amore che lui ci ha donato in tutti questi anni, senza che ci venisse chiesto nulla in cambio. Se mi potesse comprendere, vorrei tanto dirgli grazie, e desidero fargli capire che noi tutti gli vogliamo bene, ma credo che lui lo sappia già: grazie per l’attenzione e se potrà scrivere qualcosa sul nostro Roy. Arrivederci. “
A questo punto, vorrei fare qualche riflessione al racconto- testimonianza che abbiamo letto. Qualche tempo fa un cane, che si è sentito abbandonato dai suoi padroni, si è suicidato gettandosi sul vuoto dal quarto piano: la notizia ha fatto il giro del mondo. Ho sentito dire che, quando un cane si rende conto di essere stato abbandonato, cade in depressione, non mangia più, perché ritiene che la causa dell’abbandono sia dovuta ad una sua mancanza. Io non mi permetto di dire nulla su una questione che non conosco minimamente, e comunque mi pare di poter dire che, almeno nel caso del cane Roy, siamo in presenza di una sensibilità particolare. L’amicizia tra un bambino e il suo cane, che abbiamo potuto ammirare in tanti film di successo, è una storia molto bella, ma, almeno nel nostro caso, rappresenta una vicenda vera, ma dolorosa. Pur non conoscendolo direttamente, sento il dovere di rivolgere un pensiero al piccolo Nicola: oggi sei un ometto, e quando, in futuro, leggerai queste righe, oltre al ricordo del tuo amato Roy, che rimarrà immutato nel tempo, non devi essere triste, perché ti è stata regalata una cosa molto importante: l’amicizia. Ma ricorda anche un’altra cosa, che non è di poco conto: tutto è stato possibile grazie al comportamento dei tuoi genitori, e non voglio dire altro.
Il racconto, o forse, la testimonianza di oggi termina qui.
A risentirci
Massimo Cortese
martedì 17 agosto 2010
Il cocomero di ferragosto
Non me lo sarei mai aspettato, quanto meno da un cocomero.
A risentirci
Massimo Cortese
domenica 25 luglio 2010
I Sentieri del cuore
E, di questi tempi, non mi pare poca cosa.
A risentirci
Massimo Cortese
lunedì 19 luglio 2010
TOLENTINO ESTATE 2010: BREVE CRONACA DELLA PRIMA PRESENTAZIONE DI “NON DOBBIAMO PERDERCI D’ANIMO”
Ecco la cronaca della serata, che spero possa interessare:
“E’ una giornata caldissima, decido allora di portarmi una maglietta di ricambio, qualora dovessi grondare di sudore. Arrivato a Tolentino, mi rendo subito conto che il clima è più sopportabile rispetto a quello di Ancona. Alle ore 18.10 sono davanti alla Biblioteca, chiusa da un cancello, in compagnia di mia moglie, che mi ha accompagnato, e che, quasi sicuramente sarà l’unica persona che mi ascolterà, almeno credo. Alle ore 18.35 incontro lo scrittore Enrico Gentili, accompagnato dalla moglie Stefania: avendo letto ed apprezzato il suo libro “ Sul ciglio dell’acqua”, scambio con lui alcune battute, nell’attesa che abbia inizio la presentazione. Questa ha inizio alle ore 19.00, mi volto e noto che sono presenti diverse persone, alcune delle quali hanno letto il libro con grande interesse, tanto che un tale vuole farsi autografare la propria copia. Ad intervistare Gentili è Luca Pantanetti dell’Agenzia Letteraria Scriptorama, mentre la signora Stefania legge alcuni brani del libro, riscuotendo dei meritati applausi. Al termine della presentazione, molto ben curata, una dottoressa dell’Associazione Cometa, ricorda alle persone che, dopo un piccolo spuntino, sarà possibile ascoltare alle ore 21.00 il secondo scrittore della serata, che si chiama Massimo Cortese. A quel punto, mi alzo e saluto le persone presenti: ma, a poco a poco, tutti se ne vanno. Rimango solo con le persone dell’Associazione Cometa, e con mia moglie, che nel frattempo è arrivata dopo aver visitato Tolentino. Come avevo previsto non appare nessuno, ormai ci sono abituato: eppure, qualche minuto più tardi giunge, quasi correndo, Alberto Cola, presidente della Casa Editrice Montag, grazie alla quale sono stato invitato. Alberto conosce bene i miei scritti, nell’attesa che si faccia vivo qualcuno parliamo a lungo del mio stile letterario e del modo con cui ho promosso i libri, e noto che è come se ci conoscessimo da lungo tempo, nonostante che l’ho conosciuto solo adesso. Il tempo passa, ancora non si vede nessuno, sicuramente la colpa è del gran caldo, ma poco prima delle ore 21.30 decidiamo di iniziare ugualmente: magari, a seguito del richiamo dell’audio trasmesso dall’altoparlante, qualcuno si fermerà ad ascoltare. Mi ero preparato al momento in modo accurato, con un discorso iniziale e la lettura delle recensioni, ma è stato tutto inutile, infatti Alberto mi intervisterà: d’altra parte, la presentazione vecchio stile non interessa più a nessuno, è senz’altro più affascinante scoprire lo scrittore così come viene. Io dico che “Non dobbiamo perderci d’animo” è una raccolta di dieci racconti sull’Italia di ieri e su quella di oggi, scritta in occasione del 150 °Anniversario dell’Unità Nazionale, e allora Alberto chiede quale sia il mio pensiero sulla memoria, che per me è molto importante. Leggiamo alcuni brani tratti dal secondo libro, la gente non applaude alla conclusione di ogni singolo pezzo, a differenza di quanto è accaduto per la presentazione precedente e, se la cosa potrà sembrare negativa, a me fa molto piacere: nessuno ha letto il libro, a parte lo scrittore, sua moglie e l’intervistatore. Non conto neppure le persone che ci ascoltano, mi accorgo però che superano la decina: questa, sì, è una bella notizia. La presentazione procede in un silenzio tombale, c’è attenzione verso di noi, addirittura riesco ad ascoltare una persona, che a bassa voce, domanda: Ma chi è quello che parla? E l’altro: dovrebbe chiamarsi Massimo Cortese…Il testo è sviscerato in lungo e in largo, resta il tempo per qualche domanda sulla mia scrittura e sul perché abbia pubblicato a Tolentino, nonostante le Case Editrici presenti ad Ancona. L’occasione mi consente di dire che tra gli anni 2007 e 2008 ho partecipato a numerosi Premi Letterari, quelli per testi inediti, per intenderci, dai quali sono stato quasi sempre escluso: partecipando ogni volta con uno scritto diverso, grazie a quelle esclusioni ho scoperto e affinato il mio personale stile letterario. Grazie al Premio Letterario Le Fenici ho inviato “Candidato al Consiglio d’istituto” alla Casa Editrice Montag, che lo ha segnalato, e il 14 ottobre 2008 mi ha proposto di pubblicarlo: così sono andate le cose. Siamo proprio agli sgoccioli della serata: prima di congedarmi, voglio ringraziare il pubblico per la sua partecipazione alla presentazione di uno scrittore sconosciuto, cosa questa che mi ha dato una grossa responsabilità. A presentazione conclusa, si avvicina una signora, che mi domanda, quasi gridando: Nautico 1999? Non si tratta del titolo di un film, voleva solamente dire che mi ha conosciuto quando ero segretario dell’Istituto Nautico di Ancona, e allora si è fermata, incuriosita, alla presentazione, visto che a Tolentino vive sua madre. Un’altra signora, presente con una sua amica, acquista il libro, e ci tiene a dire che è una poetessa, ha recentemente pubblicato un libro di poesie, che s’intitola “A me”, mentre un suo racconto è stato pubblicato per ultimo sull’antologia “I sentieri del cuore” della Casa Editrice Montag, dove è stato inserito anche il mio racconto “I due fetenti”. Con loro e con mia moglie scambio alcune battute, e una delle due, anche se non ricordo quale, mi dice che le persone intervenute alla presentazione erano quattordici. Non chiedo - e pertanto non lo saprò mai – se in quel numero siano da ricomprendersi anche il sottoscritto ed Alberto: chissà!
Posso solo dire che è stato un incontro importante, almeno per me: sono veramente soddisfatto”.
A risentirci
Massimo Cortese
martedì 6 luglio 2010
“Non dobbiamo perderci d’animo” a Tolentino Estate 2010
Arrivederci allora venerdì 16 luglio a Tolentino Estate 2010: è una serata da non perdere.
A risentirci
Massimo Cortese
martedì 29 giugno 2010
PRIME RECENSIONI PER “NON DOBBIAMO PERDERCI D’ANIMO”
A risentirci
Massimo Cortese
domenica 23 maggio 2010
REGALAMI UN LIBRO A SAN PAOLO DI JESI
Chi lo avrebbe mai detto?
Senza volermi dilungare sui sentimentalismi che, comunque vadano le cose, fanno bene al cuore, vorrei spendere una parola su questa iniziativa del Centro per il libro e la lettura che, insieme alle Associazioni dei Librai, degli Editori e grazie all’impegno di Comuni e Province, ha indetto la prima Giornata di Promozione della Lettura. In Italia si legge poco, e questo vuol dire che si scrive e si parla meno bene di quanto si dovrebbe: gli addetti ai lavori mi hanno compreso. Come ha detto un papà ” Leggere un libro in più equivale a renderci più forti”: non dobbiamo dimenticarlo.
A risentirci
Massimo Cortese
giovedì 13 maggio 2010
NON DOBBIAMO PERDERCI D’ANIMO
Sono contento che il testo sia stato pubblicato prima dell’apertura del Salone Internazionale del libro di Torino.
A risentirci
Massimo Cortese
domenica 4 aprile 2010
Buona Pasqua
martedì 30 marzo 2010
IL CAPITANO ACHAB E IL CODICE DELLA STRADA
State pur certi: tutti ne trarremmo beneficio.
A risentirci
Massimo Cortese
venerdì 26 marzo 2010
Presentazione libro - 11 aprile 2010 Castelfidardo
su vivereosimo riportano la questione.
Domenica 11 aprile, alle ore 18.00, presso il Circolo Onstage di Castelfidardo, verrà presentato un curioso libro, intitolato Il Candidato al Consiglio d'istituto. Nel libro si parla di scuola, bullismo, crisi del sistema educativo, ma anche di politica e senso civico, grazie alle riflessioni del logorroico protagonista, che scrive a persone che non lo calcolano proprio.
Domenica 11 aprile, alle ore 18.00, presso il Circolo Onstage di Castelfidardo, verrà presentato un curioso libro, intitolato Candidato al Consiglio d'istituto.
Vi si racconta di una vicenda che potrebbe sembrare assolutamente insignificante, le elezioni scolastiche, che in genere vanno deserte: invece in questo caso, a causa della tensione del protagonista, che è un genitore che ha a cuore l'educazione della figlia, viene alla luce una storia accattivante, quasi un giallo.
Nel libro si parla di scuola, bullismo, crisi del sistema educativo, ma anche di politica e senso civico, grazie alle riflessioni del logorroico protagonista, che scrive a persone che non lo calcolano proprio. Ironia e tragedia, pianto e sorriso si intersecano in questa strana avventura, che sullo sfondo ha a che fare con l'Italia che è cambiata rispetto al passato… Per la cronaca, il libro ha avuto alcune recensioni reperibili sulla rete, tra le quali è bene ricordare quella apparsa sul primo numero de Il Giornale letterario.
Nel corso delle iniziative di Ottobre piovono libri, la consueta manifestazione promossa dal Centro per il libro e lettura, lo scorso 17 ottobre il libro è stato presentato a San Paolo di Jesi.
La presentazione di Candidato al Consiglio d'istituto a Castelfidardo, all'interno della Rassegna " La domenica con i libri: presentazione di storie, anime ed autori" è molto importante, perché è la prima volta che lo scrittore incontra un pubblico con il quale, sebbene emozionatissimo, si confronterà, ascoltando riflessioni, opinioni e critiche. Anzi, se qualcuno, dopo aver letto il libro o qualche recensione, volesse porre delle domande all'autore alla presentazione dell'11 aprile, è invitato a farlo anche commentando il presente comunicato.
giovedì 18 marzo 2010
FAVOLE E PANNOLINI
Una questione che considero fondamentale, in merito alla questione delle favole e dell’educazione in genere, riguarda l’uso dei pannolini. Quando i bambini sono piccoli, noi genitori cambiamo loro i pannolini, li accudiamo fino a diventare opprimenti, andiamo tutti al Consultorio prima ancora che nascano, ci occupiamo del loro benessere, e così via. Alla prima riunione alla scuola materna siamo tutti presenti, ma pian piano questa presenza si allenta, così magari all’elezione del Consiglio d’istituto della scuola da loro frequentata, ci ritroviamo ad essere i soliti quattro gatti, e magari ti chiedono di fare il candidato. Quello che voglio dire è che più diventano grandi, e di conseguenza avrebbero maggiore bisogno del nostro aiuto, della nostra presenza, paradossalmente abbandoniamo i figli al loro destino. Talvolta, la nostra presenza si limita a regalare loro quello che desiderano, il che è uno dei più grandi sbagli che un adulto possa fare, ma su questo aspetto tornerò. Naturalmente, il presento discorso riguarda tutti, anche coloro che non hanno figli e che vivono da single, come si dice oggi, perché l’educazione delle persone coinvolge tutti, non solo i padri e le madri. Non vi sembra un po’ assurda questa storia dei pannolini? Non sarà mica che la preoccupazione della ricerca del benessere dei bambini, in realtà, nasconde il desiderio di dare una bella immagine di sé stessi?
Mi accorgo che non ho parlato delle favole, a parte nel titolo: ma avremo tempo per parlarne.
A presto
Massimo Cortese
giovedì 11 marzo 2010
Ottobre piovono libri - nota graditissima
La campagna è promossa, fin dalla sua nascita (nel 2006), dal Centro per il Libro e la Lettura - della Direzione Generale per le Biblioteche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore -, in stretta sinergia con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l'Unione delle Province d'Italia e l'Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Enti, istituzioni, associazioni, biblioteche e, in generale, tutti coloro che lavorano per promuovere il libro e la lettura sul territorio rispondono con entusiasmo all'appello lanciato dalla campagna nazionale di Ottobre piovono libri, confermando la crescita esponenziale del progetto che ha superato ogni aspettativa raggiungendo, nel 2009, la cifra record di oltre 1700 adesioni.
Notti bianche letterarie, book crossing, incontri con autori, filastrocche animate, reading: un caleidoscopio di manifestazioni nelle sedi più varie (piazze, teatri, scuole, centri per la terza età, strutture ospedaliere, comunità religiose, carceri) tra il 1° e il 31 ottobre colorano da Nord a Sud l’Italia trasformandola in un Paese dove, almeno per un mese, il libro è “protagonista”.
Flavia Cristiano
Direttore Centro per il Libro e la Lettura
Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il Diritto d'Autore
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Via della Lungara 229/230 - 00165 Roma
tel. 06 68408921-20
martedì 9 marzo 2010
PER UN PUGNO DI LIBRI NON DEVE CHIUDERE
In Italia si legge poco, come ho già avuto modo di argomentare, ma se cancelliamo trasmissioni come Per un pugno di libri, la situazione non dovrebbe migliorare di molto.
Ultima osservazione: ad una trasmissione di Chissà chi lo sa venne ospitato un Premio Nobel per la letteratura: si chiamava Salvatore Quasimodo.
Non spegnete quelle fiammella, o meglio, quella trasmissione TV.
E’ proprio il caso di dire: Non è mai troppo tardi.
Massimo Cortese
mercoledì 3 marzo 2010
OTTOBRE PIOVONO LIBRI
L’importante – ripeto – è avere ben chiaro quello che s’intende proporre: l’incontro con un autore, uno spettacolo teatrale ispirato ad un libro, la semplice lettura di qualche brano, l’organizzazione di un gioco legato ad una fiaba: insomma, il genio italico si potrà sbizzarrire nella scelta dell’iniziativa da proporre.
Naturalmente, meglio si prepara l’iniziativa, e maggiore sarà il successo che ne scaturirà, ed anche se al nostro momento parteciperà un numero limitato di persone, niente paura: alla pubblicizzazione del gesto provvederà il Centro per il libro e la lettura, nel suo sito www.cepell.it: di conseguenza verrà data una copertura mediatica sulla rete.
Dico queste cose per l’esperienza dell’anno passato, di quando ho promosso la presentazione del libro Candidato al Consiglio d’istituto nel piccolo ma organizzato Comune di San Paolo di Jesi.
Io non so se vincerò il Premio Nobel per la letteratura, ma è certo che quella presentazione rimarrà nella mia memoria.
Per questa ragione, se qualcuno ci domanderà Che cosa è Ottobre piovono libri, non dobbiamo farci trovare impreparati.
A risentirci
Massimo Cortese
mercoledì 24 febbraio 2010
PROSSIMA PRESENTAZIONE A CASTELFIDARDO
Candidato al Consiglio d’istituto è in vendita dal 2 febbraio del 2009. Il 4 maggio di quell’anno ha avuto la sua prima recensione positiva, rilasciata dall’Associazione culturale Studio 83 di Milano, mentre il successivo 5 giugno vi è stata un benevolo giudizio da parte del quotidiano online d Catania Tifeo web. La prima risposta marchigiana è avvenuta l’11 giugno, alle ore 11, presso la trasmissione A casa nostra dell’emittente Radio Nuova Macerata, dove appunto è stato presentato.
La presentazione ufficiale è avvenuta nel Comune di San Paolo di Jesi il 17 ottobre 2009, nell’ambito delle iniziative di Ottobre piovono libri. In proposito, erano presenti alla cerimonia l’emittente televisiva TV Centro Marche, dove è stato trasmesso un servizio nel videogiornale del giorno successivo delle ore 19, oltre al periodico Voce della Vallesina ( numero del 25 ottobre, pagina 10). In occasione della presentazione, sono stati pubblicati degli articoli sul quotidiano online Vivere Jesi del 18 settembre, 10 e 22 ottobre dell’anno 2009.
E’ stata pubblicata una recensione anche a pagina 6 del numero di Presenza del 14 febbraio 2010.
Ecco, lo stato dell’arte è questo.
Partecipiamo con fiducia alla rassegna di Castelfidardo: ascoltare uno scrittore rimane un’esperienza affascinante.
Vi saluto
Massimo Cortese
lunedì 22 febbraio 2010
L'Asinello Bigio
Come andò a finire la storia, non lo ricordo, neppure sono in grado di dire dove stia quella prima storia. Ecco, oggi voglio parlarvi dell’enorme importanza rivestita dalla lettura delle fiabe ai figli. Nella nostra società frenetica in cui tutti viviamo, si ha il più tempo e la voglia di raccontare le favole prima di mettere a letto i nostri bimbi, o forse identifichiamo in quest’antico gesto un qualcosa di superato, di vecchio, d’inutile addirittura? Recentemente, ha fatto scalpore un pronunciamento del Ministero dell’educazione britannico, secondo il quale, a seguito del fatto che i genitori non raccontano più le favole ai propri figli, questi cominciano a parlare più tardi. Ci sono dei bambini di cinque anni che, per via di questa privazione, comunicano come se avessero un anno e mezzo. E’ tutta colpa delle nuove tecnologie, di Internet e dei videogiochi. Col crescere dell’età, si teme che i bambini ai quali non vengono raccontate le fiabe possano andare incontro a seri problemi: per questa ragione, si è cercato subito di correre ai ripari, regalando pacchetti di libri o consentendo la vendita scontata di testi contenenti le favole di un tempo.
Sicuramente i genitori passano poco tempo con i propri figli: forse, se gli adulti ritengono passate di moda le storie fantastiche della loro infanzia, vuol dire che essi debbono ancora maturare.
Questo valga per tutti, a cominciare da me.
Anche per oggi il tempo è terminato.
Alla prossima
Massimo Cortese
Una nota divertente
Un vecchio arabo residente a Chicago da più o meno quarant'anni vuole
piantare delle patate nel suo giardino, ma arare la terra è diventato
un lavoro troppo pesante per la sua veneranda età.
Il suo unico figlio Ahmed, sta studiando in Francia. Il vecchio manda
una e-mail a suo figlio spiegandogli il problema:
"Caro Ahmed sono molto triste perché non posso piantare patate nel mio
giardino quest'anno, sono troppo vecchio per arare la terra. Se tu
fossi qui tutti i miei problemi sarebbero risolti. So che tu
dissoderesti la terra e scaveresti per me.
Ti voglio bene. Tuo padre".
Il giorno dopo il vecchio riceve una e-mail di risposta da suo
figlio:
"Caro papà, per tutto l'oro del mondo non toccare la terra del
giardino!
Lì è dove ho nascosto ciò che tu sai...
Ti voglio bene anch'io. Ahmed".
Alle 4 della mattina seguente arrivano la polizia, gli agenti
dell'FBI, della CIA, i RANGERS, i MARINES, Silvester Stallone, Arnold
Schwarzenegger, Guido Bertolaso, Gianni Alemanno ed
i massimi esponenti del Pentagono che rivoltano il giardino come un
guanto, cercando materiale per costruire bombe, antrace o qualsiasi
altra cosa. Non trovando nulla, se ne vanno con le pive nel sacco...
In serata l'uomo riceve una e-mail da suo figlio:
"Caro papà, sicuramente la terra adesso è pronta per piantare le
patate.
Questo è il meglio che ho potuto velocemente fare date le
circostanze.
Ti voglio bene. Ahmed."
giovedì 11 febbraio 2010
Rilfessione sulla lettura
Ebbene, se ogni libro rispecchia la realtà della propria epoca, al tempo stesso riesce, come per magia, a rimanere vivo nel tempo: prendiamo ad esempio la favola italiana più conosciuta nel mondo, “Le avventure di Pinocchio”. Quella favola per grandi e per piccini ha fatto sognare legioni di bambini, e la lettura non ha mai annoiato nessuno: ancora oggi, quando rileggo il testo di Collodi, mi diverto e rifletto sui tempi di oggi. Perché Pinocchio, non dobbiamo dimenticarlo, è una favola per adulti, come è dimostrato dalle dosi massicce d’ironia che caratterizzano i vari personaggi.
Domani è giovedì grasso: quindi, viviamo, ancora per qualche giorno nell’atmosfera del carnevale. I personaggi di Pinocchio hanno sempre scandito il tempo della nostra infanzia, regalando appunto al carnevale alcune tra le maschere più classiche, come il Grillo Parlante, la cui funzione di voce della coscienza l’ho sempre trovata particolarmente attuale.
Anche per questa settimana, lo spazio a mia disposizione è terminato.
Arrivederci
Massimo Cortese
giovedì 4 febbraio 2010
Email d'autore
Mi chiamo Massimo Cortese, vivo e lavoro ad Ancona. Sono nato nel 1961, quindi non sono più giovanissimo, ma alla fine del mese di gennaio del 2009 ho pubblicato il mio primo libro Candidato al Consiglio d’istituto. Quindi, questo blog viene a coincidere con il primo anniversario della pubblicazione del libro: è un bel regalo.
Un dialogo con i lettori può essere iniziato in molti modi, ma con il tempo ho compreso che non bisogna affannarsi a voler dire tutto subito: bisogna saper aspettare e, non a caso, è comunemente noto che la pazienza è la virtù dei forti. In questo anno sono accadute molte cose, e comunque ho continuato a scrivere, a leggere e ad osservare.
A dire la verità, l’osservazione e la memoria non mi sono mai mancate, ma l’avventura letteraria mi ha dato una sensibilità maggiore per gli alti e i bassi, che non potevano mancare nell’impatto con la pubblicazione del libro. Se la scrittura è importante, in quanto trasmette quello che uno avverte, ho compreso la grande ricchezza che ci viene offerta dalla lettura. In Italia si scrive molto, sembra che i libri pubblicati annualmente si aggirino attorno ai 60.000, ma si legge poco. Durante la scorsa estate ero in vacanza a Taormina, e tutti gli stranieri presenti in albergo avevano la compagnia di un libro: questo non accade da noi, è inutile negarlo. Dobbiamo leggere di più, a cominciare dai classici noti e da quelli meno noti, ma non per questo meno interessanti. Quali, direte voi? Be’, qualche proposta la darò volentieri, senza però avanzare nessuna pretesa di esaustività.
Anzi, mi voglio dare una regola: per ogni riflessione o punto di vista, non supererò le duemila battute, altrimenti si rischia di diventare pesanti e noiosi.
Arrivederci alla prossima volta.
Massimo Cortese
lunedì 25 gennaio 2010
Pillole di buon umore
Nella mia Amministrazione, quando l’Ente intende nominare i dirigenti o i titolari di posizioni organizzative, chiama una società di consulenza che nel giro di tre o quattro giorni, dopo aver esaminato i funzionari, individua una griglia di persone da sottoporre alla Giunta, che infine emetterà il sospirato verdetto. Un paio di anni fa la società preposta ha deciso di dare a tutti un giudizio, nel senso che ciascuno, benché eliminato, se voleva, poteva essere edotto circa il giudizio avuto. Non avendo superato la soglia delle prima tornata eliminatoria, ero curioso di conoscerne la ragione. Ma la dottoressa della società di consulenza, dall’accentuato accento torinese ma spagnola di nascita, si trovava in difficoltà nell’espormi quello che avrebbe dovuto dirmi. Vi presento uno stralcio del dialogo.
Consulente: - Vede, dottore, insomma, la sua intelligenza…
Io: - Forse non sono intelligente?
Consulente : No, no, è intelligente.
Io: Meno male.
Consulente: Però .. la sua intelligenza … non che non sia intelligente … ma ci deve pensare, si deve applicare … poi alla fine ci arriva, ma gli ci vuole…
Io: La mia, mi sembra di aver capito, è intelligenza a scoppio ritardato. O no?
Scrivono di lui
Spero far cosa gradita.
Matt.
Da:http://www.viverejesi.it/index.php?page=articolo&articolo_id=217545
San Paolo: presentato Candidato al Consiglio di Istituto
Nella bella ma austera cornice di Palazzo Bassi, sabato scorso Ottobre piovono libri ha debuttato a San Paolo di Jesi, con l’incontro Parliamo di scuola e di educazione, nel corso del quale è stato presentato il libro Candidato al Consiglio d’istituto di Massimo Cortese.
Oltre all’emozionatissimo autore, sono intervenuti il sindaco Sandro Barcaglioni, la professoressa Mara Tirotta dell’Istituto Comprensivo Beniamino Gigli di Monteroberto, l’Assessore provinciale Gianni Fiorentini e l’Assessore regionale Fabio Badiali.
“E’ un libro poco spesso ma di grande spessore”: questa considerazione del sindaco Barcaglioni sintetizza, meglio di ogni altra, i giudizi benevoli che sono stati dati dai vari relatori che hanno letto il libro. Nel fare gli onori di casa, Barcaglioni ha fatto presente le difficoltà che in un piccolo Comune, come San Paolo di Jesi, incontra la scuola, soprattutto in conseguenza della esigua popolazione scolastica. Il sindaco si è poi soffermato sull’importanza delle iniziative di Ottobre piovono libri, mostrando la propria soddisfazione per il fatto che anche San Paolo è stata inserita nel circuito nazionale. Nel prendere la parola, Massimo Cortese ha rivelato un piccolo segreto: “ Quando ho iniziato a scrivere quello che è diventato Candidato al Consiglio d’ istituto, non pensavo neppure lontanamente che ne sarebbe scaturito un libro”.
L’autore ha poi letto le due recensioni pubbliche ricevute dal libro, e ha concluso dicendo: “ Non so come andrà a finire questa avventura, ma posso dire con assoluta serenità che ne è valsa la pena”. La professoressa Mara Tirotta si è detta colpita dal tono sobrio, ironico e schietto del libro e, nel fare una rapida analisi del testo, si è soffermata sul fenomeno del bullismo, che troppo spesso colpisce le persone, la cui unica colpa è quella di essere timide. Nel suo intervento, l’Assessore provinciale Gianni Fiorentini, dopo aver espresso la sua preoccupazione per le difficoltà incontrate dall’attuale sistema scolastico, specie in tema di risorse, ha detto che il merito del libro è quello di aver aperto uno stimolo ad una riflessione sulla scuola e sull’ educazione. Per Fiorentini, quando si parla di bullismo, bisogna sforzarsi di comprendere dove nasce il malessere responsabile di certi comportamenti. Prima delle conclusioni dell’Assessore regionale Badiali, Massimo Cortese ha letto una pagina commovente del testo, nel quale si passa in rassegna la figura dello zimbello, e cioè della vittima del bullismo, di cui troppo spesso non si parla, se non altra perché è lui stesso a provare vergogna a parlarne.
L’Assessore Badiali, che nel 1991 è stato presidente del Consiglio d’istituto a Castelplanio, si è soffermato sul ruolo educativo dei genitori, che talvolta non riescono ad avere un dialogo costruttivo con i loro figli. Se non si rispettano le regole della civile convivenza, è inevitabile – ha sostenuto Badiali – che il bullismo e le altre negatività prendano il sopravvento. Infine, l’Assessore regionale ha rinnovato l’appello alla lettura, cosa questa condivisa da tutti i relatori, e si è mostrato giustamente orgoglioso per il contributo dato dalla Regione ad Ottobre piovono libri. All’incontro non potevano mancare la televisione e la stampa, rappresentate da TV Centro Marche e da Voce della Vallesina. Era presente anche il signor Grilli della Libreria Cattolica di Jesi.
News dal corridoio
Oggi vorrei segnalarvi che il buon Massimo sta preparando la pubblicazione della sua seconda opera e nello stesso tempo sta scrivendo il terzo libro.
Non posso anticiparvi altro, per via di accordi con la casa editrice, ma son qui pronto con le mie dita, a riferirvi quanto possibile appena ho il consenso dell'autore.
Nel frattempo aspetto un intervento scritto proprio di Massimo che è appena passato a trovarmi.
Un bel "in bocca al lupo"!
Matt.
domenica 24 gennaio 2010
Candidato al Consiglio d'istituto
Massimo Cortese in seguito ad una vicenda vissuta, ha pubblicato nell'anno passato, il suo primo scritto.
Un libretto di 53 pagine in cui racconta una storia, divertente e interessante, sull'esperienza elettiva di Consiglio d'Istituto Scolastico.
Un racconto che ci spiega in toto chi è Massimo, la sua persona viene agli occhi del lettore come se si guardasse una foto, pur non parlando quasi per niente direttamente del pesonaggio, in quanto il suo carattere emerge proprio dalle situazioni che racconta.
Una storia di vita quotidiana, di piccoli valori che caratterizzano la nostra vita, ci fanno capire e nello stesso tempo sorridere.
Riporto dalla copertina:
"E' un racconto breve, una sorta di monologo interiore in presa diretta, sostenuto dalle riflessioni del protagonista: un padre che ha a cuore l'educazione di sua figlia. Cronaca vivida di una vicenda grottescache si spinge quasi oltre il limite sopportabile della normalità, e che sconfina a ruota libera nella realtà che si è costretti a vivere ogni giorno, raccontata con maestria e garbo da Massimo Cortese".
E' nato il Massimo Cortese blog
mi chiamo Matteo e ho creato questo blog per celebrare un mio collega, ma si, diciamo anche un Amico.
Un personaggio nella sua persona, di quelli che "se non ci fossero sarebbero da inventare".
Perche ho creato questo Blog per il Dott. Cortese?
Ho 34 anni e sin da ragazzino ho seguito spesso il Maurizio Costanzo Show, con i suoi ospiti intelligenti, un po bislacchi, che spesso il noto baffuto conduttore evidenziava, perche aveva visto in loro un qualcosa di particolare.
E Massimo Cortese mi ha sempre suscitato questa senzazione, ero certo di vederlo prima o poi, al Costanzo Show.
Questa cosa purtroppo non avverrà mai perche la trasmissione ha calato il sipario giusto da pochi giorni, dopo 25 anni di onorata carriera, e quindi eccomi qui, a scrivere e a pubblicare le attività di questa persona.
Spero di non annoiarvi e che ci seguiate in molti in questo piccolo scorcio creato tra il sociale, l'ironico, il simpatico e l'intellettuale.
Buona lettura.
Matt.